Dall' Alto Adige alla Sicilia nelle ultime settimane abbiamo sperimentato una primavera caratterizzata da importanti sbalzi termici e precipitazioni energiche ed insistenti, preceduta in molte zone da una grave siccità protrattasi fino all'inizio di maggio.
La fenologia in vigneto spesso procede a scatti o lentamente e si osservano squilibri nutrizionali, clorosi manifeste o "pallori" generalizzati (specie su terreni argillosi e "freddi"), Questo genera disformità di germogliamento e di accrescimento, tralci talvolta molto cresciuti ma deboli, ricchi di acqua ma non ben strutturati perciò facilmente attaccabili da patologie fungine e insetti.
Questa situazione pedo-climatica può generare nelle piante una sintomatologia complessa nota col nome di “spring fever” o febbre di primavera. Quanto più intensi sono fenomeni come:
- escursioni termiche,
- primavere "lente" e molto piovose che seguono
- inverni miti e fortemente siccitosi;
tanto più rilevante risulta essere questo disordine fisiologico
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Come abbiamo già potuto vedere nell'articolo "Far crescere le piante partendo dalla salute del suolo e dall'induzione di resistenza", le piante sono normalmente soggette a stress di tipo sia abiotico che biotico; e questi stress si manifestano con alterazioni dell’espressione genica o/e del metabolismo cellulare.
Le cause dello SPRING FEVER
Ma perché le piante sono soggette a "spring fever"? Di seguito quelle che sembrano essere le cause di maggior impatto:
- Escursioni termiche importanti
- Primavere fredde e piovose che seguono inverni fortemente siccitosi
- Presenza eccessiva di azoto nei terreni e di conseguenza nei tessuti della pianta soprattutto in fasi di sviluppo molto precoci (pre-fioritura)
- Vigneti giovani (equilibrio spostato verso il metabolismo azotato)
- Vigneti molto vigorosi (conseguenza in parte, dell'eccesso di azoto)
- Carenze di magnesio
- Rapporto potassio/magnesio molto alto
- Portainnesto e varietà particolarmente sensibili
I sintomi dello spring fever
I principali sintomi che mostrano le piante colpite da questa fisiopatia riguardano le foglie che scoloriscono innanzitutto ai margini, in un secondo momento gli ingiallimenti confluiscono verso la nervatura principale, infine le foglie si arricciano verso l’alto necrotizzano e cadono. Nei casi più gravi si può osservare la caduta delle foglie di interi germogli.
Una sintomatologia peculare è a carico anche dei grappoli che "filano" cioè si trasfomano totalmente o più spesso parzialmente in viticci a causa dell' aborto dei bottoni fiorali.
L’eccesso di azoto in forma ammoniacale, come detto poco fa, è una delle cause principali di questa fisiopatia. Normalmente il surplus di ammonio (prevalentemente nella forma NH3 che è molto tossica), viene convertito in forme organiche (processo di assimilazione) come ammine e ammidi, si ritiene che alcuni stress ambientali, stimolino le attività enzimatiche che privilegiano la sintesi di ammine tossiche come la putrescina, determinando in definitiva una non ottimale metabolizzazione dell'azoto.
Come distinguere i sintomi dello spring fever da quelli da carenza di potassio
Lo "spring fever" è a volte indicato come "falsa carenza di potassio" dal momento che i sintomi delle due fisiopatie si somigliano, ma è possibile distinguere i due problemi in base al periodo in cui si presentano e ad alcune caratteristiche fondamentali.
I sintomi dello spring fever sono visibili sulle foglie basali e solitamente scompaiono con la fioritura, mentre la carenza di potassio si manifesta su foglie giovani, che si trovano cioè da metà del germoglio in avanti e mai prima della fioritura.
In entrambi i casi, sebbene a causa di meccanismi biochimici diversi, si verifica un accumulo di forme tossiche dell'azoto nelle foglie.
Per riassumere
SPRING FEVER:
- I sintomi si presentano prima sulle foglie basali (più vecchie)
- i sintomi sono precoci, prima della fioritura
CARENZA DI POTASSIO:
- I sintomi si presentano prima sulle foglie apicali (più giovani)
- i sintomi sono tardivi, ben dopo la fioritura
Spring fever: accumulo di forme tossiche dell'azoto nelle foglie e nei germogli, conseguenza di una non ottimale metabolizzazione dello stesso
Alcuni rimedi per lo spring fever
E' di fondamentale importanza innanzitutto conoscere le condizioni del proprio terreno ed adattarvi portainnesto e concimazioni,
In generale può essere d'aiuto moderare l'apporto di concimi azotati
MA
Non esiste una soluzione unica e risolutiva in tutte le condizioni:
è essenziale puntare all’equilibrio vegeto-produttivo, pianificando in modo mirato la concimazione ed utilizzando biostimolanti adatti allo scopo: che favoriscano la corretta assimilazione dei nutrienti, fungano da antistress all'occorrenza e stimolino adeguatamente il metabolismo della pianta in ciascuna fase del suo sviluppo.
Ogni azienda, ogni vigneto per la precisione, è una situazione a sè, sulla quale è necessario "cucire" la soluzione più appropriata per assecondare al meglio l'equilibrio delle piante fino alla fioritura.
Una fioritura compatta è la base per un'allegagione il più possibile in asse, il chè facilita le operazioni agronomiche in generale e garantisce una migliore qualità dell'uva alla raccolta.
In questo articolo abbiamo visto come i sintomi dello Spring Fever siano visibili sulle piante già all’ inizio della primavera, abbiamo capito come si possono riconoscere ed abbiamo analizzato le azioni da compiere in modo tempestivo per risolvere nel migliore dei modi la situazione.
Che fare ora?
- Approfondire le carenze tipiche della fase prefiorale leggendo l'articolo: I maginifici 4 per una fioritura perfetta
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