A volte, sommersi dalle difficoltà contingenti, ci sembra di non essere in grado di guardare più in là di oggi, ma la pianificazione del futuro è sempre l’arma vincente per uscire dall'impasse, anche in agricoltura.
In questo articolo vediamo come si possono preparare le piante fin dall’inizio della stagione per mettere in sicurezza il raccolto.
Durante la fase 1 della quarantena, l’agricoltura non ha smesso di alimentare il nostro Paese e da quasi due mesi anche noi, anche se da lontano.
Abbiamo infatti imparato ad utilizzare nuovi mezzi per continuare a svolgere il nostro mestiere e proseguire ad offrire i nostri servizi.
Poi il rientro all'attività di campo.
Le ultime due settimane sono volate e le prime visite dopo il Lockdown sono state fantastiche: rivedere campi, piantagioni, frutteti, vigneti e i nostri agricoltori è stato emozionante. Questo è AMORE?
Probabilmente sì ! Quell'amore che è il motore e il fuoco che abbiamo dentro, che condividiamo con i nostri clienti ed alimenta la nostra professione e la nostra vita.
Una volta in campagna abbiamo notato come molti sistemi produttivi cerchino di riorganizzare le attività adattandosi alle nuove regole e condizioni.
Le decisioni da prendere sono molte e complesse e si intersecano con diversi fattori: il clima a volte avverso, la produttività, i prezzi al consumo ecc.
La sensazione è quella di una reale difficoltà a pianificare il futuro, la visione molto spesso si ferma all'oggi e non va oltre.
Fino alla scorsa settimana la siccità ha provocato molti stress nei vigneti, nei frutteti ed anche nei campi di grano, che in alcuni casi si avvicinano alla spigatura in condizioni non ottimali.
In molte zone d’Italia i ritorni di freddo delle settimane a cavallo fra marzo e aprile hanno danneggiato alcuni germogli di vite, hanno provocato fenomeni di filatura dei grappoli, hanno “bruciato” diverse gemme e i fiori delle drupacee e delle pomacee più precoci, hanno messo in crisi i primi trapianti di pomodoro ecc.
Il risultato è che ora le piante si apprestano ad assorbire i nutrienti, a crescere molto rapidamente, a programmare la produzione e a cercare di contrastare malattie fungine e insetti, in condizioni di stress.
A questo punto qualcosa si può e si deve fare: è di fondamentale importanza, cercando di andare oltre all’ oggi, pensare a come poter anticipare le mosse per il futuro.
Anticipare vuol dire prevenire ed evitare gli stress o almeno mitigare i loro effetti negativi.
È inevitabile che tutti gli anni si verifichino condizioni di stress per le piante, per i seguenti motivi:
- l’oidio colpisce anche in periodi considerati a basso rischio,
- la peronospora si manifesta in maniera inconsueta e con grande virulenza,
- le gelate tardive colpiscono normalmente a macchia di leopardo,
- le piogge sono discontinue, con alternanza di eccessi e di siccità, ecc.
In questo contesto è di grande aiuto PREPARARE LE PIANTE, fornendo i nutrienti adatti nelle varie fasi del loro sviluppo vegeto/produttivo per renderle più forti e reattive nei confronti degli attacchi dei patogeni.
Ne parliamo estesamente nell'articolo "Cosa fare per indurre correttamente la resistenza nelle piante".
Una buona pianificazione degli interventi nutrizionali e di induzione di resistenza è imprescindibile per rinforzare le piante e soddisfare il loro fabbisogno di nutrienti in questo lungo percorso di primavera; periodo nel quale le colture fioriscono e poi allegano, ed in queste delicatissime fasi si devono trovare nelle migliori condizioni di equilibrio possibili. Per non correre il rischio di incappare un una fisiopatia nota col nome di Spring Fever.
La squadra di Kalòs, può essere di grande supporto ed è in grado di partecipare, per quanto di sua competenza, alle decisioni degli agricoltori e dei tecnici mettendo a loro disposizione il proprio patrimonio di conoscenza.
I nostri programmi per la nutrizione e la salute delle piante sono frutto della nostra esperienza sul campo e della perfetta conoscenza delle caratteristiche dei prodotti.
Per quanto concerne il vigneto, i primi trattamenti con K&A Evidence 2.0 per contenere l’inoculo svernante di Oidio e con K&A Frontiere 2.0 per fortificare le piante fin dal germogliamento sono già partiti.
DAI UN OCCHIATA A QUESTI BREVI VIDEO:
Di seguito si inserirà K&A Oomisine 2.0 nel momento in cui la pressione di peronospora sarà ancora bassa, affinché le piante siano reattive quando il fungo diventerà naturalmente più aggressivo.
Da quest’anno mettiamo a disposizione anche K&A Repente che, in tutti i programmi, in tutti i sistemi di produzione (biologico, convenzionale, integrato..) potrà dare il suo sinergico contributo.
Per concludere, il nostro sapere ed il nostro saper fare, vogliono essere un aiuto per anticipare le azioni da fare per preparare le piante a rimanere forti e sane; anticipare e prevenire sono le azioni fondamentali, in tutte le realtà produttive, per mettere al sicuro il raccolto.