"le piante non sono più quelle di una volta..." Sarà vero?

Pubblicato da Kalos Team il Feb 21, 2020 3:56:02 PM

Da alcuni anni in campagna, vediamo sempre più spesso piante deboli, poco resilienti e reattive agli stress, meno vigorose e infine meno produttive.

Si tratta di un impressione o è la realta? 

Impoverimento del suolo

Effettivamente in diverse realtà specialmente frutticole e viticole del nostro territorio si è riscontrato un generale indebolimento delle piante, che appaiono meno vigorose di quanto ci si potrebbe aspettare dalla combinazione terreno-portainnesto-cultivar che abbiamo scelto. Queste colture rispondono meno bene agli stress sia biotici che soprattutto abiotici cui sono sottoposte e quindi risultano meno produttive sia da un punto di vista quanti che qualitativo.

Il rapido progerdire del cambiamento clmatico cui stiamo assistendo certamente è una delle cause di questo fenomeno, come anche l'inadeguatezza, talvolta, del materiale genetico che abbiamo a disposizione, ma un'aspetto da non sottovalutare è certamente lo STATO DEL SUOLO.

Spesso si parla di degrado del suolo, e in generale del concetto di SUOLO quale risorsa non rinnovabile o rinnovabile in tempi non umani.

Ma di cosa si tratta esattamente? 

La stanchezza del terreno fa riferimento a un degrado di tipo soprattutto biologico ed è determinata dalla scarsità di sostanza organica e dalla conseguente mancanza di vitalità: pochi microrganismi significa poca vita. Con "pochi" si intende sia in numero assoluto che in numero di specie. 
Vediamo come anche in questo caso, come in molti altri in agricoltura la biodiversità può fare la differenza.

La presenza nel suolo coltivato di diverse specie di microorganismi assicura alle piante un un ambiente ottimale nel quale radicare, con tutte le conseguenze che questo fatto si porta dietro, non ultima la garanzia di produzioni sostenibili sotto molti punti di vista.

I microorganismi:

  • Rendono disponibili gli elementi nutritivi (fissano l’azoto, organicano, mineralizzano…);
  • Bonificano i suoli dai composti tossici siano essi naturali (come certi essudati radicali presenti in grosse quantità nei terreni monocoltivati e con ristoppio), oppure di sintesi (introdotti dall’uomo con pratiche agricole poco oculate);
  • Migliorano la resistenza delle piante agli stress biotici ed abiotici (sono tra i responsabili della resistenza sistemica indotta ISR, perché possono influire sulla variazione dell’espressione genica delle cellule radicali, inducendole a produrre, qualora necessario, composti tossici per i patogeni radicali);
  • Occupando fisicamente nel terreno determinate “nicchie ecologiche”, limitando lo sviluppo dei microrganismi patogeni;
  • Mantengono la sostanza organica a buoni livelli e il rapporto C/N (rapporto tra carbonio e azoto) ai valori ottimali (tra 20 e 35).

effetti benefici biodiversità

Un esempio di ottima relazione di convivenza tra microorganismi e piante superiori è costituito dalle micorrize (simbiosi tra determinati funghi e piante). In questo caso i funghi  permettono alla pianta di amplificare la superficie radicale che può così esplorare maggiori volumi di terreno; aumentano la resistenza delle radici agli stress; migliorano le condizioni nutritive delle piante e le proteggono da diverse patologie fungine. I funghi invece, ottengono da questo consorzio un beneficio in termini di carbonio ed altri elementi organicati che sottraggono dalla pianta.

 

Essendo la rizosfera un “organismo” più che un “organizzazione”, le radici sono regolate nelle loro funzioni dai microrganismi e ne regolano a loro volta lo sviluppo nel terreno.

 

Ma cosa causa l'impoverimento del terreno?

  • Scarsa oculatezza nell'utilizzo dei mezzi tecnici in agricoltura,
  • Poca attenzione alle "buone pratiche agricole"
  • Disboscamento, deforestazione e inquinamento da rifiuti urbani

La scarsa pianificazione degli interventi agronomici assieme all'utilizzo talvolta poco attento dei mezzi che la chimica mette a disposizione dell'agricoltura moderna per permetterle di far fronte alle necessità del mercato ed alle richieste dei consumatori; non sono scevre di conseguenze. 

Come riconoscere se il terreno è "stanco"

Il quali condizioni si trova il terreno sul quale stiamo lavorando?

  • Le piante crescono poco, lentamente o non crescono affatto?
  • Le piante presentano sintomi rilevanti di carenze e/o sono "deboli"?
  • Le piante germogliano lentamente e/o non radicano oppure producono poco?

Si può distinguere tra:

  • stress da trapianto:  è funzione di tutte le condizioni pedoclimatiche, della tipologia di pianta e di diversi fattori umani. Si può intervenire ottimizzando al massimo il momento e le condizioni fisiche del trapianto e migliorando la fertilità biologica del terreno.
  • perdita della fertilità: esistono metodi analitici (oltre che empirici) che non si limitano alla valutazione della quantità di sostanza organica presente in un terreno e sono in grado di valutare se il terreno è fertile da un punto di vista biologico o necessita di intervento.
    richiedi consulenza stato delle piante

Una possibile soluzione è la riattivazione biologica della RIZOSFERA

La rizosfera è la porzione di suolo che circonda le radici e la zona in cui avvengono gli scambi di nutrienti tra il suolo e la pianta. In questa piccola porzione di terreno tutti i fattori devono essere in equilibrio per assicurare la crescita delle piante: il pH, l'umidità, la disponibilità dei nutrienti ecc. Per le ragioni dette più sopra i microrganismi giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento di questi equilibri. 

Arricchire il terreno con microrganismi (funghi e batteri) appartenenti alle specie considerate "buone" è il modo giusto per riattivare la vita in esso.

 MECCANISMO D'AZIONE degli AM-PGPR (Arbuscular Mycorrhizal (funghi ), Plant Growth Promoting Rhizobacteria) ( batteri promotori della crescita delle piante

Accrescimento dell apparato radicale

Abbiamo visto a cosa ci si riferisce quando si parla di degrado del suolo, quali sono le cause e come riconoscerne i sintomi.

La bioattivazione della rizosfera è una strategia, di comprovata efficacia, che è si può mettere in campo per affrontare questa diffusa problematica.

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