Inverno: la stagione perfetta per prendersi cura della rizosfera

Pubblicato da Kalos Team il Feb 16, 2022 2:19:00 PM

Cosa fanno le piante d'inverno?

Di cosa hanno bisogno alla ripresa vegetativa?

Una piccola guida per approfondire come prendersi cura del patrimonio invisibile che sta sotto ai nostri piedi.

Tempo di lettura: 3 min.  

vigneto neve

L’inverno, stagione dal clima freddo e “giornate corte”, per l'agricoltura è un momento speciale. E’ il tempo in cui le piante sono in riposo vegetativo e gli agricoltori pianificano i lavori da fare dopo aver tirato le somme della stagione appena terminata. 

Dal punto di vista biologico anche le piante fanno i piani per il futuro.

Prima della rottura delle gemme o del pianto inizia infatti l’attività invisibile del cambio che differenzia le cellule di xilema e floema per dare il via alla circolazione della linfa.

L’energia che serve alla ripartenza di primavera è fornita dalle sostanze elaborate che la pianta ha immagazzinato durante la precedente estate e l’autunno; sostanze stoccate nei tessuti di riserva, soprattutto nelle radici.

Frutteto inverno

Curare il benessere delle radici è dunque importante non solo prima ma anche al termine della dormienza invernale.

 

Parlando di “benessere delle radici” ci riferiamo alle condizioni endogene e cioè al loro stato di salute, agli aspetti strettamente fisiologici, ed all’abbondanza di riserve in esse contenute; e ci riferiamo anche alla condizione della rizosfera, cioè di quella parte di suolo esplorata dall’apparato radicale.

Le piante sono organismi viventi che non si possono spostare alla ricerca di condizioni migliori nelle quali vivere; devono vivere e sopravvivere adattandosi all’ambiente in cui si trovano.

 

Quindi migliorare lo stato della rizosfera è un’opera fondamentale per garantire un ottimo risveglio vegetativo alle piante; e questo è l’aspetto da curare perchè la stagione vegeto produttiva inizi con ottimi presupposti.

Frosting soil

Le caratteristiche di una rizosfera sana e fertile sono:
  • buon rapporto tra acqua, aria e terra: le operazioni agronomiche eseguite nel momento opportuno fanno la differenza (ripuntature, arieggiature, lavorazoni interfilari e sulla fila ecc);
  • equilibrata dotazione di nutrienti e di sostanza organica;
  • composizione e biodiversità della microflora che vive in rapporto stretto e/o simbiotico con le radici

Nel caso di rimpiazzi e nuovi impianti lo stato di salute del suolo è oltremodo fondamentale in quanto le giovani piante accanto allo sforzo della crescita si trovano ad affrontare condizioni del tutto nuove alle quali devono adattarsi in fretta per sopravvivere.

Prendersi cura della rizosfera significa, oltre che concimare, fertilizzare, vale a dire “creare e custodire” la fertilità del suolo (ne parliamo approfonditamente in: Ecco perchè dovremmo considerare il terreno come un organismo).

    1. Ottimizzare la dotazione in elementi nutritivi adattandola alla natura del proprio terreno ed alle peculiarità della coltura

    2. Incrementare la dotazione in sostanza organica di qualità

    3. Coltivare la naturale biodiversità, creando spazio biologico per i microrganismi utili (batteri e funghi AM-PGPR).

Abbiamo approfondito la relazione tra biodiversità e salute del suolo intesa come vitalità e fertilità, in questo articolo: "le piante non sono più quelle di una volta..." Sarà vero?

 

Inverno nel boschetto

 

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Argomenti: Radicazione, nutrizione, microrganismi, radici, rizosfera, biodiversità, vite, vigneto, vitalcombi, vitalvega