I morbi che affliggono la biodiversità...e gli antidoti

Pubblicato da Kalos Team il May 22, 2020 6:21:51 AM

Che cosa si intende quando si parla di Biodiversità? Quali sono i fattori che la minacciano? Esistono delle soluzioni? In occasione della Giornata internazionale per la Biodiversità 2020 proponiamo una breve riflessione su questo tema del quale si parla spesso, e si sparla molto.

biodiversity

Oggi 22 maggio è la Giornata internazionale per la Biodiversità nell’anno della Biodiversità 2020.

La definizione recita: BIODIVERSITA’ è la coesistenza di varie specie animali e vegetali in un determinato ecosistema; è detta anche diversità biologica

La Convenzione sulla Diversità biologica (CBD, Convention on Biological Diversity del 1992) distingue in tre livelli l’organizzazione degli esseri viventi: 

  • il livello dei geni, 
  • il livello delle specie e
  • il livello degli ecosistemi. 

Potremmo dire che partendo dai tratti genetici, per espanderci alle specie, fino ad arrivare agli ecosistemi la diversità biologica è la struttura naturale che sostiene tutta la vita sulla terra. E’ parte di noi, poiché noi umani siamo parte della natura, anche negli aspetti che pensiamo “artificiali” e quindi esclusivi della nostra specie come la dimensione culturale e spirituale. 

Il tema guida per il 2020 è: Le nostre soluzioni sono nella natura. 

Soggetto già trattato da molti tra cui Vandana Shiva che nel suo “Vacche sacre e mucche pazze” del 2001 sosteneva «....La biodiversità ha già le risposte ai problemi per risolvere i quali ci viene proposta l'ingegneria genetica. Spostarsi dalla monocoltura della mente alla biodiversità, dal paradigma dell'ingegneria a quello dell'ecologia, può aiutarci a conservare la biodiversità, rispondere ai nostri bisogni di alimenti e di nutrimento, evitare i rischi dell'inquinamento genetico.»

La biodiversità è perciò un elemento chiave non solo dal punto di vista ambientale, ma anche una questione che riguarda lo sviluppo economico, sociale e morale.

prato polifita

I modi in cui coltiviamo, alleviamo, trasformiamo, trasportiamo, consumiamo e sprechiamo sono i principali fattori di perdita di biodiversità e di alterazione dei cicli naturali di elementi come azoto, fosforo e potassio.

 

Sin dalle origini, l’agricoltura è stata tra i principali fattori di modifica dell’ambiente ai fini del sostentamento umano. Con il tempo l’entità delle modifiche è aumentata in modo più che proporzionale rispetto alle risorse che essa è riuscita a garantire alle comunità. 

Inizialmente, la distruzione di habitat naturali è stata controbilanciata dalla creazione di nuovi ambienti ospitali per numerose specie selvatiche ma l’intensificazione delle pratiche agricole seguita al secondo dopoguerra ed alla “rivoluzione verde” ha modificato profondamente i sistemi agroambientali evolutisi nel corso di molti secoli. L’introduzione della meccanizzazione e della chimica hanno accelerato l'alterazione degli equilibri tra la componente produttiva e la biodiversità ad essa legata.

 

Non bisogna dimenticare infatti che la biodiversità fornisce all’ agricoltura un servizio indispensabile:

  • la pedofauna garantisce il riciclo della materia e quindi la fertilità dei suoli,
  • le fasce di vegetazione ai margini delle aree agricole consentono oltre alla protezione dal vento e dall’evapotraspirazione, anche la sopravvivenza di molte specie antagoniste dei parassiti delle colture.

fertilità terreno

Agricoltura e biodiversità sono un binomio inscindibile.

Molte specie non possono più fare a meno di una buona agricoltura così come, senza biodiversità, l’agricoltura non si sarebbe sviluppata e non potrebbe esistere. Si parla infatti di “sistemi agroambientali” per riferirsi a sistemi antropizzati dove agricoltura, flora e fauna a livello sia macro che microscopico sono strettamente interconnessi e ciò che accade a una parte si riflette sulle altre.

 

L’attributo di sostenibilità, un tempo caratteristica d' élìte, è destinato a diventare un elemento di competitività basico per le filiere agroalimentari poiché vi è una crescente consapevolezza che le sfide legate alla produzione di cibo, legna e fibre, in quantità sufficienti a soddisfare le esigenze delle società, preservando il suolo, l'acqua e la biodiversità, non possano essere risolte facendo affidamento sulle idee che dominano i sistemi produttivi agricoli convenzionali. 

 

L'approccio verso il quale ci stiamo orientando in Kalòs nella consapevolezza che "cambia te stesso e cambierai il mondo" è duplice: (vedi anche "Far crescere le piante partendo dall'induzione di resistenza")

  • da una parte vogliamo puntare sul terreno e sulla biodiversità all'interno della RIZOSFERA, nella convinzione che un suolo vivo ed attivo supporti piante sane e produttive (ne parliamo meglio in "Produzione che cala: probabilmente si tratta di stanchezza del terreno"); 
  • dall'altra siamo persuasi che l'attuale sistema di difesa ai parassiti che contempla la "distruzione" del nemico, non sia risolutivo a lungo termine (per via del naturale sviluppo nei patogeni di resistenze) né libero da esternalità negative. Crediamo invece che la strada giusta sia la stimolazione delle difese naturali delle piante e la promozione di agroecosistemi in cui le piante possano convivere con i patogeni, in modo che i danni da essi provocati rimangano sotto una soglia compatibile con una produzione sostenibile dal punto di vista sia economico che ambientale. Se vuoi approfondire leggi "Cosa fare per indurre correttamente la resistenza nelle piante".

Alla luce di quanto visto si potrebbe dire che la Biodiversità è al tempo stesso la varietà del mondo vivente e ciò che permette la vita di tutti gli organismi interconnessi tra loto nei vari ecosistemi. Secondo Kalòs, la salvaguardia della Biodiversità a partire per primo dal settore agricolo, è per l'appunto la soluzione che la Natura ci propone.

 

Fonti: TERZO RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA (2019) a cura del Comitato per il capitale naturale; organo del Ministero dell’Ambiente.

Argomenti: Resistenza, lotta integrata, agricoltura biologica, induttori di resistenza, induzione di resistenza, vitalità delle piante, bioattivazione, microrganismi, rizosfera, biodiversità