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...alcune "bombe" costruiscono!
Ad esempio le "bombe di semi" "seed bombs" o "nendo dango": una tecnica di semina creativa, semplice, efficiente e a basso costo.
Le bombe di semi sono palline fatte di terriccio, semi vari e sostanza organica, che vengono gettate su terreni incolti o degradati ed esplodendo favoriscono la crescita di nuove piante.
Possono essere impiegate per incentivare la biodiversità, rinverdire le zone urbane e combattere il degrado del suolo; rappresentano un esempio di come piccole azioni possano contribuire alla sostenibilità e alla rigenerazione ambientale.
Come si fanno le bombe di semi?
Le bombe di semi si realizzano mescolando:
- Terriccio
- Sostanza organica in forma di compost o concime
- Semi di piante varie possibilmente autoctone
La miscela viene modellata in palline che una volta asciutte possono essere lanciate o lasciate nelle aree in cui si desidera far crescere nuove piante. Il terriccio di solito misto ad argilla protegge i semi dagli agenti atmosferici e dagli animali mentre la sostanza organica offre i nutrienti necessari alle plantule non appena germineranno. Quando piove o il terreno viene irrigato la pallina si disgrega permettendo ai semi di germogliare.
Chi le ha inventate?
Le origini di questa pratica sono attribuite all'agronomo e filosofo giapponese Masanobu Fukuoka (1913–2008) pioniere negli anni '70, dell' "Agricoltura Naturale" (vedi il libro: "La rivoluzione del filo di paglia" - "The One-Straw Revolution")
Nella visione agricola e spirituale di Fukuoka la natura deve potersi rigenerare autonomamente o con il minimo intervento da parte dell'uomo. Il suo metodo si basa su un profondo rispetto per l'ambiente e su un osservazione molto attenta; egli amava descriverlo come "l'agricoltura del non fare", ritenendo che la vera sostenibilità consiste nel lavorare con la natura, piuttosto che cercare di dominarla, controllarla o modificarla.
L'approccio di Fukuoka rimane una guida ispiratrice per coloro che cercano soluzioni ecologiche e sostenibili nel settore agricolo e non solo, come Kalòs.
Chi le ha utilizzate prima di noi?
Questo metodo è stato usato nel "Guerrilla Gardening" e in alcuni progetti di riforestazione o rigenerazione del paesaggio.
Il "Guerrilla Gardening" è una forma di giardinaggio attivista che consiste nel piantare fiori, piante o alberi su terreni abbandonati, spesso senza permesso ufficiale. L'intento è migliorare l'ambiente locale, incentivare la biodiversità e trasformare spazi trascurati, soprattutto in aree urbane, in giardini verdi che offrono benefici estetici, ambientali e sociali.
Un ingrediente segreto
Anche in Kalòs, come Masanobu Fukuoka, siamo convinti che "lavorare CON la natura" sia la strada percorribile verso la sostenibilità da tutti i punti di vista.
La nostra filosofia si basa sull'idea di coltivare con determinazione e coraggio l’affermazione della buona pratica agricola perché siamo convinti che la passione e la coerenza di ciascuno di noi siano fondamentali per raggiungere obiettivi etici, personali e collettivi, orientati a un progresso e a un successo sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Nelle "BOMBE DI SEMI" che proponiamo come laboratorio per bambini dai 3 ai 103 anni all' AgriFestival2024 Naturasì inseriremo un ingrediente segreto.
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