La richiesta da parte del mercato di prodotti a basso impatto, rispettosi della salute umana e dell’ambiente e caratterizzati da una residualità tendente a zero, sta orientando sempre di più la ricerca scientifica ad approfondire lo studio del sistema immunitario vegetale, ma soprattutto di quelle sostanze “naturali” che siano in grado di attivarlo.
Da sempre le piante sono esposte all’attacco di un vasto numero di microrganismi, ma solo pochi di essi riescono in definitiva ed eludere un efficiente sistema di sorveglianza basale, costituito dalle barriere “innate” dell’ospite, in grado di limitare la penetrazione attiva o passiva dei patogeni. Meccanismi di difesa che prevedono l’ispessimento dei tessuti cuticolari o il rilascio di sostanze antimicrobiche che seguono il principio del “prevenire è meglio che curare”, ma che non sempre viene attivato in tempo.
Ecco perché, soprattutto nel caso in cui ospite e patogeno non abbiano avuto la possibilità di adattarsi ed evolvere nello stesso ambiente naturale, nella maggior parte delle piante coltivate la malattia si instaura: il nemico ha semplicemente gli strumenti giusti per sabotare le sentinelle immunitarie!
Attivare il sistema immunitario delle piante
Gli induttori di difesa non sono altro che sostanze in grado di pre-attivare il sistema immunitario vegetale, garantendo una reazione tempestiva della pianta nel momento in cui l’interazione con il patogeno si verifica realmente. Queste sostanze possono essere di natura vegetale (estratti di alghe o di piante) oppure di derivazione microbica (estratti batterici o fungini). Ne parliamo diffusamente nell'articolo "Cosa fare per indurre correttamente la resistenza nelle piante".
K&A EVIDENCE 2.0
Con una solida base scientifica e i numerosi successi ottenuti in campo, K&A EVIDENCE 2.0 è un fortificante delle difese unico nella sua categoria, in grado di contenere efficacemente gli attacchi di Oidio agendo su due fronti: un’azione diretta sul micelio fungino e un’azione indiretta, mediante l’attivazione di reazioni immunitarie localizzate e sistemiche (SAR).
K&A EVIDENCE 2.0 è infatti un lisato batterico, ottenuto mediante fermentazioni controllate in laboratorio; questo garantisce che negli estratti siano presenti alcune proteine (iturine, fengicine, surfactine) in grado di ostacolare attivamente lo sviluppo delle ife fungine. I prodotti di degradazione del micelio sono invece dei potenti induttori immunitari per le cellule vegetali che circondano il punto di penetrazione patogeno.
La sua natura consente di poterlo inserire nei programmi di difesa biologica o integrata, sia a livello preventivo, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo del fungo quando le ife sono presenti, sebbene invisibili; sia in presenza della malattia, su foglie o frutti. La formulazione polverulenta garantisce una solubilità immediata e un ampia miscibilità, con zolfo o con altri prodotti fitosanitari, non trattandosi di microrganismi attivi, ma di proteine microbiche attivate.
K&A EVIDENCE 2.0 si è dimostrato efficace nel contenere l’oidio nei diversi comparti agricoli, sia nel caso di colture orticole (zucchino, fragola, peperone), che frutticole (melo, vite…). Una soluzione trasversale che integrata alla difesa “tradizionale” consente di contenere la malattia, senza che il suo utilizzo possa determinare l’insorgenza di eventuali ceppi resistenti.
Una soluzione innovativa che sfrutta dei meccanismi di difesa ancestrali.
A cura della Dr.ssa Karen Casagrande, responsabile tecnico Kalòs Treviso, Belluno e Venezia.