Domande frequenti (FAQ)

 

Queste sono le domande che ci vengono poste più di frequnte a proposito degli INDUTTORI DI RESISTENZA.

Forse qui troverai le risposte anche ai tuoi dubbi.

 

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Salute delle piante

La salute delle piante

Una pianta sana è molto di più di una pianta che non presenta sintomi di malattie. E' tutta una questione di equilibrio
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INDUTTORI DI RESISTENZA

L'essenziale nei nostri prodotti è come le molecole in essi contenute interagiscono col metabolismo della pianta

La salute delle piante

È possibile rendere le piante più forti contro gli stress?

Certo, ma è essenziale agire in tempo. Bisogna procedere in anticipo rispetto alla comparsa degli squilibri che indeboliscono le piante: stress abiotici (ambientali) o biotici (attacchi da parte di patogeni). La pianta verrà messa in condizione di tollerare gli stress, portando a termine con profitto e qualità il suo ciclo produttivo.

Come funziona in pratica l’induzione di resistenza?

Gli induttori di resistenza sono molecole o gruppi di molecole simili, dal punto di vista chimico, alle sostanze emesse dai patogeni durante le loro aggressioni. Le piante le percepiscono quindi come segnali di un’aggressione e reagiscono mettendo in atto i loro innati e naturali sistemi di difesa.

Usando queste sostanze alla fine le piante si abituano diventando meno resistenti?

Tutt'altro, sul lungo periodo infatti, le piante diventano più resilienti ed in grado di reagire agli stress sostenendo con equilibrio la produzione.

Con l'uso ripetuto degli induttori di resistenza, in particolare K&A Frontiere (vedi sotto), risvegliamo e amplifichiamo i naturali meccanismi difensivi endogeni delle piante, assopiti a causa dell'uso prolungato di molecole di sintesi.

Quali sono gli effetti che si hanno sul metabolismo delle piante?

Il metabolismo delle piante è regolato da sistemi enzimatici complessi associati dal punto di vista biochimico alla respirazione ed alla fotosintesi. E' possibile misurare l'efficacia di K&A Frontiere misurando direttamente gli incrementi di queste attività biologiche.

La valutazione più efficace rimane comunque l'osservazione diretta in campo, la testimonianza di chi l'ha usato e la visione olistica della coltura trattata.

Prodotti induttori di resistenza: K&A FRONTIERE 2.0

Che cos’è Frontiere 2.0 e che cosa non è?

Frontiere è un estratto puro di alghe ad alto contenuto di bioattivatori naturali. 

Non è un agrofarmaco perché non agisce sul patogeno in nessun caso, nemmeno se viene utilizzato con malattia in atto. 

Non è “solamente un’alga” perchè è un pool di molecole naturali (laminarina, fucoidano, mannitolo, alginati, florotannini) che agiscono in modo coordinato.

Quindi cosa fa?

Agisce sul metabolismo della pianta attivando risposte dirette ai patogeni; ma anche su vari sistemi di “protezione” naturali: osmoprotezione, detossificazione e scudo contro gli stress di tipo ossidativo.

Com’è inquadrato dal punto di vista legislativo?

Si tratta di un “CONCIME ORGANICO AZOTATO-Estratto fluido di lievito contenente alghe brune”. Non deve essere trascritto sul quaderno di campagna.

Si usa solo in agricoltura biologica?

Il suo utilizzo è consentito in agricoltura biologica ma è utile e conveniente impiegarlo in ogni tipologia di conduzione (convenzionale, integrata e biodinamica)

Su quali colture può essere utilizzato?

Può essere utilizzato su tutte le colture, è svincolato dalla logica di registrazione su una coltura piuttosto che un’altra.

Come si usa?

Si applica di preferenza in modo preventivo, per dare il tempo alla pianta di mettere in atto le sue naturali difese, ma può essere utilizzato anche con patologia manifesta. E’ miscibile senza riserve con ogni agrofarmaco e concime.

Qual’è il dosaggio ottimale?

Per via fogliare la dose ottimale è tra 0,75 e 1 l/ha, per via radicale 1-1,5 l/ha. Non ha dosaggi massimali di utilizzo.

Come si comporta in associazione con altri prodotti?

Le nostre osservazioni ci hanno portati a concludere che K&A Frontiere interagisce in modo proficuo con tutti i partners; veicolando i nutrienti e migliorando l’efficacia degli agrofarmaci “chimici” e non.

Basterà un induttore di resistenza a potenziare la difesa?

In Kalòs pensiamo che esista un modo di fare agricoltura che va oltre i pregiudizi e anche le certificazioni; un modo di fare “profitto” rispettoso delle piante, e del loro benessere. Al centro di questo pensiero si colloca K&A Frontiere che non solo potenzia e migliora la difesa classica, biologica, biodinamica, naturale...ma soprattutto fa star bene le piante.

PROVARE PER CREDERE.

Perchè dovrei usarlo?

Perchè credi nelle piante.

Perchè pensi che per produrre di più e meglio le piante debbano essere in salute e non solo sane, cioè esenti da malattie.

Perchè ritieni che il modello classico di “lotta” alle malattie possa essere superato da un paradigma che ci permetterà in futuro, di gestire i sistemi produttivi agrari con sostenibilita', in equilibrio, nel tempo.

Perchè in fondo ti conviene avere piante forti e resistenti, che sono quindi predisposte a produzioni di grande qualità ed abbondanza.